Budapest, Ungheria - 1a parte
il Diario
2° giorno 05-04-2012 - In considerazione del rientro ad ora tarda del mattino, mi sveglio di buon ora, opero qualche intervento sanitario sopratutto al dito più piccolo del piede destro e con i mezzi pubblici raggiungo il Parlamento Ungherese [Metro 2 Kossuth ter], e mi metto in fila per prenotare la visita agli ambienti interni.
La visita con la guida che parla italiano è tutti i giorni alle ore 11:30 e ore 16:15, la domenica alle ore 12:15. ed è gratuita per i cittadini della comunità europea, ma la fila si smaltisce molto lentamente, calcolo di impiegare almeno un'ora a fare la fila e così rinuncio. A piedi raggiungo la riva del Danubio per osservare i monumenti sulle colline di Buda: in basso la chiesa Protestante ed in alto la chiesa di Matthias, il bastione dei Pescatori e l'Hilton hotel.
Purtroppo, scomparso il vento che soffiava ieri, c'è un po' di foschia sopratutto in prossimità del corso del fiume (ma con un po' di post produzione si potrà rimediare, forse un po' troppa nella 2a foto ma le tendenze del mercato fotografico royalty-free sono queste).
Il mio stomaco decide che è arrivato il momento di fare colazione e far riposare i piedi. La scelta cade sul Kávészünet kávézó, al 5 di Garibaldi utca dove con 1180 fiorini prendo un caffè americano e due piacevoli cornetti al gianduia appena sfornati. La piccola caffetteria è caratterizzata da pochi ambienti accoglienti ed arredati con vari oggetti retrò ed insoliti.
Riprendo il cammino ed arrivo in Piazza degli Eroi [Metro 1 Hősök tere], ampia e scenografica, che si trova al confine con il Varosliget ovvero il Parco del Popolo nel distretto di Pest. La piazza, affollata di turisti, è dominata da una colonna sormontata dalla statua dell'Arcangelo Gabriele. Una coppia di turisti si è impossessata, sedendosi, di una posizione centrale per godere comodamente della monumentalità architettonica nello spazio ed io ne approfitto per immortalare l'istante.
Il prossimo obiettivo è la visita guidata del teatro dell'Opera verso le 15:00 dove avrò modo di provare gli alti iso della Pentax K5 e l'efficienza dello stabilizzatore e dell'otturatore alle vibrazioni.
Nell'attesa percorro un po' del viale Andrassy e nei pressi del teatro dell'Opera una troupe cinematografica tedesca sta svolgendo delle riprese. Attori, comparse e figuranti vestono e le automobili hanno foggie in stile anni '40 (almeno credo). Oltre che del backstage, provo ha fare qualche scatto del 'ciak si gira' vero è proprio della scena che è veramente classica: Lei aspetta Lui, quando lo vede gli corre incontro, si abbracciano e Lui la solleva facendo roteare scenograficamente la lunga gonna plissettata; ma non è facile anzi mi risulta impossibile ottenere un risultato soddisfacente.
Quando arriva il momento della pausa pranzo entro da Kaledonia Etterem in Mozsar 9 utca, non lontano dalla Metro 1 Oktogon, dove per 2440 fiorini prendo una piacevole insalata esotica con pollo ed ananas più acqua e birra. Ovviamente l'acqua da 50cc costa 500 fiorini mentre la Dreher da 33cc costa 320 fiorini. Ti passa il piacere di essere virtuoso :-)
Per il dolce andrò nella pasticceria Lukacs sulla cui strada è il museo del Terrore [articolo] che fu quartiere militare delle 'frecce crociate' crudeli miliziani che nel 1944 uccidevano e seviziavano gli ebrei confinati in un piccolo ghetto-campo di concentramento. Successivamente ospitò l'AVO', la polizia segreta creata sul modello del KGB e di cui la pasticceria Lukacs fu la caffetteria esclusiva.
Arrivato al Teatro dell'Opera [Metro 1 Opera] acquisto il biglietto per una visita guidata in lingua italiana. Essendo in possesso della Card Budapest ho diritto allo sconto del 20% e lo pagherò 2300 fiorini + 500 fiorini per l'autorizzazione a fotografare.
Il palazzo in stile neo-rinascimentale fu costruito per competere con i teatri di Parigi, Vienna e Dresda. Piccola curiosità, Puccini diresse ben due volte la prima di alcune sue opere.
Con puntualità teutonica inizia la visita; sulla Pentax K5 ho montato il Sigma 8-16mm f/4.5.-5.6, inserito lo stabilizzatore d'immagine e fatto qualche scatto e mi rendo conto che nonostante gli iso 3200 scatterò con esposizione e tempi di posa scarsi (mediamente 1/15 f/5.6) e se ciò non bastasse all'interno del teatro contemporaneamente si muovono più gruppi che non facilitano le inquadrature. Saranno veramente pochi gli scatti utilizzabili.
Finita la visita all'Opera, punto al belvedere della Cittadella sulla collina di Buda. Raggiunto il fiume Danubio, attraverso il ponte della Libertà, in stile Art-Nouveau e colorato di verde, e comincio a risalire la collina Gellert sulla cui cima si trova il Monumento alla Libertà che progettato e commissionato dal reggente d'Ungheria quando ancora alleato del nazismo, con la liberazione ad opera dell'Armata Russa venne consacrato al sacrificio dei soldati sovietici.
Raggiungo la Cittadella, sono veramente stanco anche per via dei piedi malconci e la giornata un po' afosa, quindi mi approprio di una panchina con un'ampia visuale sul castello di Buda ed il fiume Danubio, piazzo il tripode ed attendo che si accendano le luci sulla spettacolare scenografia.
Le statistiche del GPS a fine giornata indicheranno 62 km (31 km am. + 31 km pm.).
Il Castello di Buda o Palazzo Reale che troneggia sulla omonima collina fu duramente bombardato nel 1945 e non ha più ripreso il suo antico splendore. Al suo interno ospita innumerevoli tesori tra cui la Galleria Nazionale.
Ritorno al Castro Bistro e ceno con kebab gigante di carne di pollo, birra grande e un dolce per 2810 fiorini. Il Castro Bistro è un posto centrale, animato ed informale, un po' sinistroide (Castro Fidel?), non asettico, non sporco e si mangia non male.
Ho imparato la lezione e non mi farò sorprendere dalla chiusura dei mezzi pubblici infatti prima delle 23:00 sono già all'hotel.
Budapest, Ungheria - 3a parte
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