Bulgaria, Tour Balcani 2011_26
Info e Foto Viaggio in Bulgaria - Tour Balcani Occidentali 2011
Plovdiv, la cui storia risale ad un insediamento neolitico datato al 4000 a.C è ritenuta una delle città più antiche d'Europa.
Ogni anno, in giugno si tiene il Festival dell'Opera che nel 2013, in occasione del bicentenario della nascita del compositore Giuseppe Verdi, ha rappresentato la prima assoluta di un'opera giovanile del grande maestro: l'"Attila". Città culturalmente dinamica è tra le cinque città bulgare in competizione per il titolo di "Capitale europea della cultura 2019" quella con le maggiori chance di farcela.
Nella fotografia, la Casa-Museo Balabanov (Hadži Lampsa) rasa al suolo nel 1930 fu ricostruita sul progetto originale. Percorro le strade acciottolate ammirando la fantasie delle decorazioni, i motivi floreali e le pitture murali nei colori brillanti.
Da lì, risalendo la strada (bulgaro ulitsa abbreviato ul.) Saborna, raggiungo una villa abbandonata e "svuotata" in posizione prominente sulla splendida Plovdiv.
Plovdiv, il secondo centro per numero di abitanti dopo la capitale Sofia, essendo stato un possedimento turco ed ospitando tuttora 16.000 discendenti dell'impero ottomano che professano l'islamismo, possiede due moschee.
Nella foto, il minareto della Moschea Djoumaia (oppure Dzhumaia) tra le più grandi dei Balcani.
Faccio rientro all'hotel dove pranzerò con cosce di pollo in umido (5 lev). Pago10 lev per il lavaggio di alcuni indumenti, profumati e perfettamente stirati e salgo in camera mia a riposare. Contatto telefonicamente Iglika, amica di un mio amico, che gentilmente mi invita ad uscire con lei stasera.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 21 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 6:10:00.
Alle 16:45 mi metto in viaggio per raggiungere il Monastero di Bachkovo (bulgaro Бачковски манастир translitterazione Bachkovski Manastir) tra le Montagne dei Rodopi (bulgaro Родопи). Il cielo è tornato di un colore insignificante. Parcheggio l'auto (1 lev) e mi avvio per il sentiero che conduce al monastero che è fiancheggiato da piccoli negozi e bancarelle che vendono oggetti d'artigianato ed altri souvenir ma l'atmosfera all'interno del monastero di rito cristiano ortodosso non è turistica. [mappa]
Cè molta gente che affolla il cortile. Salgo in una delle ali che compongono il monastero e fotografo il portico dell'ala prospiciente ma dopo un po' verrò reguardito da un monaco che esce da una delle camere :-( In questo monastero non è possibile fare alcun tipo di ripresa neanche nel cortile interno ma la segnalazione dei divieti non è evidente e sopratutto non è all'ingresso.
Nella fotografia la fortificazione e la Chiesa della Santa Vergine di Dio (bulgaro църква Света Богородица, traslitterazione Tsarkva Sveta Bogoroditsa) che sorgono su di una collina dei Monti Rodopi.
Sono stato abbastanza fortunato, sono riuscito a beccare qualche raggio di sole prima che finisse di lambire la chiesa, il rudere meglio conservato e simbolo della fortezza. Rientro all'hotel di Plovdiv e vado a prepararmi per l'incontro con Iglika.
Con Iglika, che parla sia l'inglese che l'italiano, andremo a cena con altre sue amiche una delle quali compie gli anni. E' molto gentile e mi paga anche la cena. Poi andiamo in un locale di tendenza ad ascoltare un gruppo musicale di giovanissimi nel quale mi pare di ricordare suonasse il fratello della sua amica: questa volta per sdebitarmi offrirò io. E' stata una serata molto piacevole e domani ci incontreremo nuovamente nel pomeriggio e mi farà da guida a Plovdiv.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 81 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 3:30:00.
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