Montenegro, Tour Balcani 2013_5
Ulcinj e Virpazar Info e Foto - Guida di Viaggio in Montenegro - Tour Balcani Occidentali 2013
del 6° giorno sabato 13-07-2013 - Lascio molto presto, le 5:40, la mia camera negli Perezaj Apartments di Ulcinj (Улцињ ascolta) in Montenegro (Црна Гора/Crna Gora ascolta). E' troppo presto per cercare una camera (soba/соба ascolta pl. sobe/собе ) così faccio colazione e vado a perlustrare la costa a nord della Stari Grad che peraltro è in ombra.
Ritornato sulla strada nazionale, Ulica Teuta, vedo un cartello con la scritta rooms ed una giovane donna cui mi rivolgo e che rimane impassibile pur indicandole l'inequivocabile cartello. Mi volta le spalle e rientra, sto per andare via quando esce fuori un uomo, forse il padre, con il quale contratto il prezzo. Propongo 15 euro e mi chiede per quanti giorni ed io rispondo due. Secca la sua replica: no. Ringrazio, saluto e me ne vado. Mentre manovro l'automobile lo vedo andare a vuoto: entra, riesce, si rigira su se stesso. La sensazione è che nonostante una crescita della globale della domanda, l'offerta, spesso improvvisata, sia cresciuta eccessivamente. Proseguendo ad un incrocio degli uomini con la classica segnalazione di camere in affitto. A vedere la camera doppia, mi accompagnerà un ragazzo. Cota Rooms è fuori mano, il tono è buono e non mi riuscirà di risparmiare. La tariffa è 20 euro, non gli va bene che resti un solo giorno ma non vogliono scendere a 15 euro per più notti. Mancano carta igienica, sapone e tovaglie ed anche qui me ne vorrebbero dare una sola ma dovranno cedere. [mappa]
Alle 7:25, archiviata la pratica all'alloggio, raggiungo la Mala Plaza, la Spiaggia Piccola di Ulcinj pressochè deserta. La Città Vecchia (Stari Grad) fa da pregevole sfondo. [mappa]
Ulcinj, formalmente sotto il controllo ottomano, fu un covo di pirati dedito anche alla tratta degli schiavi.
"Su quelle sabbie i pirati, rischiarati da alte lingue di fuoco dei falò, festeggiavano il ritorno dagli arrembaggi, dividevano il bottino, mentre in enormi pentoloni bolliva l'alva, una favolosa leccornia orientale. Gli schiavi e i neri si riunivano, invece, in una radura, che ancora oggi si chiama "campo arabo", sulla collina di Pinjes per danzare i loro balli rituali..." N, Carnimeo su www.newmontenegro.eu
Il prof. Nicolò Carnimeo racconta pure dell'unico discendente vivente (Mario Skurla o Surla/Šurla) di questa singolare comunità nera nell'area balcanica che fino al 1878 pare contasse un centinaio di anime. [Rizo Šurla - Afro-Albanian Community in Montenegro - The Black Europeans - Afro Turks]
Nella foto, la Mala Plaza (мала плажа/mala plaža) la Spiaggia Piccola di Ulcinj vista dal promontorio opposto a quello della Stari Grad.
Un po' prima delle 9:00 quando la spiaggia incomincia ad affollarsi mi metto in viaggio per il lago Skadar costeggiando il confine con l'Albania. La strada costeggia pareti rocciose a strapiombo alte 30 metri. Raggiunta Vladimir, anzichè proseguire sulla E851, faccio una deviazione verso Sas (Шас/Šas albanese Shas) ed il lago Sasko per visitare le rovine della città medievale di Svac.
Il paesaggio è diventato aspro, dopo un paio di chilometri incontro il bivio per raggiungere i ruderi.
Quando sulla strada a fondo naturale, più che altro una mulattiera bergamasca, incontro degli speroni rocciosi non mi va di rischiare più di tanto: parcheggio l'automobile e proseguo a piedi per qualche centinaio di metri prima di incontrare i ruderi di una torre circolare e le mura perimetrali di una chiesa.
Dopo aver esplorato l'area, mi rimetto in viaggio ma non tornerò sui miei passi a riprendere la E851 e continuerò fino ad incontrare un bivio che si dirige a nord - una strada che Google Maps non riporta - e mi condurrà a Sukobin, prossimo al confine con l'Albania. Da Sukobin ritornerò a Vladimir e da lì in salita raggiungerò il punto panoramico sul Passo di Stegvas (Ćafa Stegvaš) a 450 metri di quota. Il panorama sul lago Skadar, il più grande dei Balcani, è veramente mozzafiato. [mappa]
Annoto le coordinate sul GPS tracking sperando che al ritorno ci possano essere le condizioni ottimali per fotografare. Ora la strada costeggia in quota il lago. A Kostanjica (Koštanjica) si attraversano castagneti spettacolari in cui si viene storditi dal fragore delle cicale.
Nella foto, foglie di tabacco stese ad asciugare.
Parcheggiata l'automobile proprio di fronte alla fontana alla cui acqua fredda mi rinfrescherò prima di andarmi a sedere sotto i grandi alberi della piazza nel ristorante Crmnicki Vinotok. [mappa] Ordinerò pesce di lago, carpa fritta (400gr 11 euro) con un contorno di patate lesse (consigliatomi dal cameriere) ed acqua piccola. Il prezzo al chilo della carpa mi sembra esagerato, conto totale euro 13.50.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 106 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 7:40:00.
Sono le 14:30 quando mi metto a girovagare per il piccolo borgo di pescatori. Regna una bella atmosfera. L'ambiente, tipicamente lacustre, è veramente suggestivo.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 106 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 7:40:00.
Sono le 14:30 quando mi metto a girovagare per il piccolo borgo di pescatori. Regna una bella atmosfera. L'ambiente, tipicamente lacustre, è veramente suggestivo.
Nella fotografia, barche a remi lungo la foce del fiume di Virpazar.
La minuscola Virpazar trabocca di venditori di ogni bene e servizio. All'interno di un furgoncino, ben disposti figurano bottiglie di vino prodotte localmente (Vranak) ed i tipici distillati di frutta del Montenegro e dei Balcani (Sljivovica e Rakia).
Mentre gironzolo, vengo agganciato dal titolare del Jovanovic Apartaments che, in compagnia di una donna anziana mi mostra le sue camere, tutte matrimoniali.
La tariffa è 30 euro e sembra non voler cedere sul prezzo così mi allontano ma al mio ritorno la donna anziana che stava con lui mi fa cenno di avvicinarmi e mi fa intendere di essere disposti a scendere a 25 euro e poi, dietro mia insistenza, anche a 20 euro per notte.
Ritornato al centro di Virpazar, passando davanti all'hotel Pelikan verrò prima agganciato dal titolare e poi "smistato" al figlio Marco che parla italiano e mi mostra una piccola - veramente piccola - camera matrimoniale ma graziosa come una bomboniera, pulita e funzionale. Raggiungiamo un accordo: 15 euro per la camera, 15 euro per pranzare e cenare e 20euro per un tour in battello sul lago di 2 ore (più il costo del ticket d'ingresso al parco nazionale del lago Skadar 4 euro).
Un po' prima delle 16:00 mi metto alla guida dell'automobile per andare a curiosare i dintorni di Virpazar prima di fare ritorno a Ulcinj.
Supero la linea ferrata che attraversa il lago Skadar ed imbocco la strada che in quota costeggia il lago e conduce fino a Cetinje. [mappa]
Ad uno dei primi tornanti devio su una stradina secondaria che, costeggia il fiume Orahovistica.
Come ne "Le Avventure di Huckleberry Finn" dei "monelli" giocano nella acque cristallline del fiume Orahovistica .
Raggiunto e superato il bivio per Orahovo, dopo qualche chilometro incontro la sterrata che mi condurrà al Vecchio Ponte, restaurato di recente.
Alle 17:00 è ora di riprendere il lungo e tortuoso viaggio di ritorno.
Prima di raggiungere Godinje mi fermo a fotografare il Lago Skadar (Скадарско Језеро/Skadarsko Jezero) Purtroppo si sta formando parecchia foschia all'orizzonte.
Faccio una breve deviazione al villaggio di Godinje e poi riprendo a guidare. Alle 19:10 mi è già chiaro di essere partito un po' troppo tardi. Il sole si è già abbassato oltre il profilo delle montagne. Mi consola l'evidente foschia scesa sul lago.
Nella fotografia, l'isola di Beska.
Prima di raggiunge Gornji Ostros incontrerò una donna anziana in abiti tradizionali che non sono scuri bensì in leggero tessuto bianco ravvivato da colori tenui, tonalità pastello. Trasporta sulla schiena una grande quantità di fascine di rametti di legno trattenuti da una fascia di tessuto che le cinge il petto. Mostrandole la fotocamera le faccio intendere se posso fotografarla ma lei scuotendo la testa mi comunica il suo diniego. Nei Balcani non è insolito incontrare donne che a piedi rientrano dal lavori nei campi con enormi falci, anche più di un metro, vanghe, od altri attrezzi agricoli in spalla.
Ad un certo punto, la piccolissima strada verrà ostruita da un grande e scuro BMW che alla vista del mio automezzo si è piantato al centro della strada. Il conducente sembra paralizzato. Faccio marcia indietro per trovare uno slargo per consentire al BMW di transitare. Affiancatomi si fermerà ed abbassando il finestrino mi chiederà informazioni. Sono due donne, quella che guida mi chiede: "where is lake Skadar?" Non sono sicuro di aver capito, la strada corre con magnifiche viste sul lago... "this is not the sea, this is the lake Skadar" Seguirà un momento di imbarazzo, le due donne sembrano smarrite. Spiegherò loro che il centro abitato più vicino è Virpazar che si trova ad un paio d'ore di guida. Sono soltanto una trentina di chilometri ma considerato l'ingombro dell'automezzo, l'abilità del conducente e la dimensione della strada... :-)
Dopo qualche chilometro una automobile proveniente in senso contrario rallenta e lampeggia con gli abbaglianti suggerendomi di fermarmi. L'automobile è albanese ed il conducente mi chiede in italiano se guida nella direzione giusta per raggiungere Bar. Incredibile! E' un albanese di Shkodra che con la moglie che dovrebbe imbarcarsi a Bar per trascorrere le vacanze in Croazia. Gli dico di venirmi dietro. Al bivio per Ulcinj-Bar li saluto e gli auguro buone vacanze.
Sulla strada mi fermerò per comprare due kg. di frutta pagando 4.50 euro, un prezzo esoso. Ho sbagliato a non chiedere prima il costo, ho la sensazione di essere stato spennato come un pollo-turista. La mangio mentre guido ed è veramente saporita.
La minuscola Virpazar trabocca di venditori di ogni bene e servizio. All'interno di un furgoncino, ben disposti figurano bottiglie di vino prodotte localmente (Vranak) ed i tipici distillati di frutta del Montenegro e dei Balcani (Sljivovica e Rakia).
Mentre gironzolo, vengo agganciato dal titolare del Jovanovic Apartaments che, in compagnia di una donna anziana mi mostra le sue camere, tutte matrimoniali.
La tariffa è 30 euro e sembra non voler cedere sul prezzo così mi allontano ma al mio ritorno la donna anziana che stava con lui mi fa cenno di avvicinarmi e mi fa intendere di essere disposti a scendere a 25 euro e poi, dietro mia insistenza, anche a 20 euro per notte.
Ritornato al centro di Virpazar, passando davanti all'hotel Pelikan verrò prima agganciato dal titolare e poi "smistato" al figlio Marco che parla italiano e mi mostra una piccola - veramente piccola - camera matrimoniale ma graziosa come una bomboniera, pulita e funzionale. Raggiungiamo un accordo: 15 euro per la camera, 15 euro per pranzare e cenare e 20euro per un tour in battello sul lago di 2 ore (più il costo del ticket d'ingresso al parco nazionale del lago Skadar 4 euro).
Un po' prima delle 16:00 mi metto alla guida dell'automobile per andare a curiosare i dintorni di Virpazar prima di fare ritorno a Ulcinj.
Supero la linea ferrata che attraversa il lago Skadar ed imbocco la strada che in quota costeggia il lago e conduce fino a Cetinje. [mappa]
Ad uno dei primi tornanti devio su una stradina secondaria che, costeggia il fiume Orahovistica.
Come ne "Le Avventure di Huckleberry Finn" dei "monelli" giocano nella acque cristallline del fiume Orahovistica .
Raggiunto e superato il bivio per Orahovo, dopo qualche chilometro incontro la sterrata che mi condurrà al Vecchio Ponte, restaurato di recente.
Alle 17:00 è ora di riprendere il lungo e tortuoso viaggio di ritorno.
Prima di raggiungere Godinje mi fermo a fotografare il Lago Skadar (Скадарско Језеро/Skadarsko Jezero) Purtroppo si sta formando parecchia foschia all'orizzonte.
Nella fotografia, l'isola di Beska.
Prima di raggiunge Gornji Ostros incontrerò una donna anziana in abiti tradizionali che non sono scuri bensì in leggero tessuto bianco ravvivato da colori tenui, tonalità pastello. Trasporta sulla schiena una grande quantità di fascine di rametti di legno trattenuti da una fascia di tessuto che le cinge il petto. Mostrandole la fotocamera le faccio intendere se posso fotografarla ma lei scuotendo la testa mi comunica il suo diniego. Nei Balcani non è insolito incontrare donne che a piedi rientrano dal lavori nei campi con enormi falci, anche più di un metro, vanghe, od altri attrezzi agricoli in spalla.
Ad un certo punto, la piccolissima strada verrà ostruita da un grande e scuro BMW che alla vista del mio automezzo si è piantato al centro della strada. Il conducente sembra paralizzato. Faccio marcia indietro per trovare uno slargo per consentire al BMW di transitare. Affiancatomi si fermerà ed abbassando il finestrino mi chiederà informazioni. Sono due donne, quella che guida mi chiede: "where is lake Skadar?" Non sono sicuro di aver capito, la strada corre con magnifiche viste sul lago... "this is not the sea, this is the lake Skadar" Seguirà un momento di imbarazzo, le due donne sembrano smarrite. Spiegherò loro che il centro abitato più vicino è Virpazar che si trova ad un paio d'ore di guida. Sono soltanto una trentina di chilometri ma considerato l'ingombro dell'automezzo, l'abilità del conducente e la dimensione della strada... :-)
Dopo qualche chilometro una automobile proveniente in senso contrario rallenta e lampeggia con gli abbaglianti suggerendomi di fermarmi. L'automobile è albanese ed il conducente mi chiede in italiano se guida nella direzione giusta per raggiungere Bar. Incredibile! E' un albanese di Shkodra che con la moglie che dovrebbe imbarcarsi a Bar per trascorrere le vacanze in Croazia. Gli dico di venirmi dietro. Al bivio per Ulcinj-Bar li saluto e gli auguro buone vacanze.
Sulla strada mi fermerò per comprare due kg. di frutta pagando 4.50 euro, un prezzo esoso. Ho sbagliato a non chiedere prima il costo, ho la sensazione di essere stato spennato come un pollo-turista. La mangio mentre guido ed è veramente saporita.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 90 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 6:05:00.
Montenegro, Tour Balcani 2013_6
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Grazie, la tua informazione è utile. Se data la possibilità farò visitare questa terra
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