Montenegro, Tour Balcani 2013_4
Ulcinj Info e Foto - Guida di Viaggio in Montenegro - Tour Balcani Occidentali 2013
del 5° giorno 12-07-2013 - Involontariamente, stavo lasciando l'hotel Villa Jadran, a Bar (Бар) in Montenegro (Црна Гора/Crna Gora ascolta), senza pagare il conto. Mi ero convinto che avessi già pagato all'atto della prenotazione non essendo prevista la cancellazione. Chiedo ancora scusa ai mie affabili ospiti. Dopo aver fatto colazione, alle 6:50 mi metto in viaggio per Ulcinj (Улцињ ascolta) dove ho già prenotato nei giorni precedenti una camera (soba/соба ascolta pl. sobe/собе ) presso un privato [mappa]
Lungo la strada vengo attratto da un boschetto di bellissimi alberi d'ulivo e mi fermerò a fare qualche fotografia agli aggrovigliati e nodosi tronchi.
E' sulla coltivazione dell’ulivo e la produzione dell’olio che si basa l'economia di Bar e di cui è divenuto un simbolo. Una antica leggenda impone a tutti i cittadini che volessero abbandonare Bar di piantare almeno dieci piante di ulivo.
Sempre a Bar vegeta l’ulivo più antico del mondo ed intorno alla città si trovano ulivi secolari che portano il nome delle persone che li hanno piantati.
Raggiungo Perezaj Apartments in Kodre BB, non proprio ad Ulcinj centro ma fuori mano. Come a Londra vorrebbero darmi un solo asciugamani che poi ha le dimensioni di una salvietta. Ottengo il secondo che è grande quanto il primo. Protesto ancora per averne uno che abbia almeno le dimensioni di un asciugamani da viso che però mi vorrebbero dare se resto più giorni!!! Alla fine cedono ma "Cu pava n'avanti, mancia pisci fitusu!". Ho la sensazione di essere caduto male, innervositomi mi girano conseguentemente. La stanza con balcone è pulita ma anche se grande ci si muove con difficoltà perchè affollata da 3 letti, un grande divano, angolo cottura con lavabo, tavolino, sedie ... insomma un monolocale.
Sistemati i bagagli in camera, raggiungo il centro di Ulcinj, parcheggio sotto la Stari Grad (la Vecchia Città) e mi incammino per le viuzze dall'acciottolato in pietra che la percorrono perimetralmente.
Nella foto, lo splendido mare e la costa a nord della Stari Grad nel golfo di Kruce.
Nel borgo fortificato di Stari Grad, in stile "repubblica veneziana", sono in corso lavori di restauro.
Nella foto, la scalinata del Palazzo Venezia (Palata Venetia)
Nella fotografia, la penisola della Stari Grad fotografata dal promontorio opposto che forma la piccola baia della spiaggia "Mala Plaza" di Ulcinj.
Proseguo verso sud e raggiungo un bosco di pini (Pylli i Pishave) che ricopre una scogliera molto suggestiva
Trovandomi ad Ulcinj, ne approfitto per comperare una SIM telefonica T-mobile con ricarica da 5 euro. Chiamare dal Montenegro in Italia è costosissimo, dopo la prima brevissima chiamata il credito residuo (codice *122#) sarà di 1.76 euro.
Sono in Montenegro già da qualche giorno ed ho potuto constatare che, pur trovandomi a pochi chilometri dal confine con l'Albania, le strade non sono polverose ed il paesaggio è completamente diverso: di ciò mi ero già reso conto l'hanno scorso visitando il confine sul lago di Shkoder dal lato dell'Albania.
Mentre guido per rientrare nella mio alloggio, mi fermo a mangiare in un panificio un pessimo burek con carne. Rientrato in camera osservo che oltre ad una lampada per la notte, mancano un cestino, il sapone, la carta igienica e la password del wifi. Suono dai gestori ma non risponde nessuno. Solo più tardi troverò l'anziano Abraham che ascoltando le mie richieste si mette le mani tra i capelli bianchi. Alla fine mi darà una saponetta usata, la carta igienica ma non conosce la password.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 50 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 4:40:00.
Nel pomeriggio, mi metto in viaggio in direzione sud-est, verso il confine con l'Albania [mappa]. La prima tappa sarà Porto Milena, un canale caratterizzato da strutture in legno per la pesca con le reti come quelle diffuse nel Gargano, i "trabucchi" che qui chiamano "kalimera" e che si trovano vicini al ponte vecchio prossimo alla foce e non al ponte costruito nel 2013. Il sito è una grande ed affollata fiera di bancarelle e stand. Il colpo d'occhio dei piccoli trabucchi è interessante ma non riuscendo a parcheggiare l'automobile rinuncio e proseguo su quello che è il litorale sabbioso più lungo del Montenegro per cui è chiamato Velika Plaza (Велика Плажа) ovvero la Grande Spiaggia. Spiagge e lidi si susseguono con denominazioni "esotiche" quali Tampico Beach, Copacabana Beach, Miami Beach.
Percorsi i 12 lunghi quanto piatti chilometri di spiaggia, raggiungo il delta del fiume Bojana (Бојана albanese Buna) che disegna la caratteristica forma triangolare dell'Isola Bojana (Ada Bojana). Si tratta di una popolare destinazione turistica di spiaggia sabbiosa e di tipici ristoranti di pesce le cui verande di legno si affacciano sul fiume. Nel 2010 The New York Times ha segnalato l'Ada Bojana come terra percorsa da forti venti e perciò diventata meta di giovani che praticano il kitesurf ed il windsurf.
Superato il ponte che collega l'Ada Bojana con la terra ferma si incontra l'ingresso di quella che un tempo fu un'esclusiva oasi per naturisti-nudisti.
L'esplorazione dell'ambiente fluviale è interessante.
Il lungofiume si sta progressivamente popolando di cottage prefabbricati in legno su palafitte che vengono affittati e che si alternano agli antichi capanni per la pesca con le reti (kalimera) che si raggiungono su traballanti passerelle in legno che attraversano il fitto canneto.
I cottage vanno da poche decine a più di un centinaio di metri quadri disposti su due piani.
Nella foto, un delizioso cottage immerso nella lussureggiante vegetazione del fiume Bojana.
A fine serata le condizioni atmosferiche sono molto favorevoli per fotografare ma mi ritrovo senza alcun soggetto fotografico.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con il barcaiolo del "Fortuna" faccio rientro ad Ulcini. Cenerò nel ristorante Dubrovink con 2 anemici spiedini di manzo (8 euro), un pugnetto di patatine rinsecchite, due fettine di pomodoro appassito, mezza cipolla affettata e acqua da l1 (2 euro) con 12euro.
Nel pomeriggio, mi metto in viaggio in direzione sud-est, verso il confine con l'Albania [mappa]. La prima tappa sarà Porto Milena, un canale caratterizzato da strutture in legno per la pesca con le reti come quelle diffuse nel Gargano, i "trabucchi" che qui chiamano "kalimera" e che si trovano vicini al ponte vecchio prossimo alla foce e non al ponte costruito nel 2013. Il sito è una grande ed affollata fiera di bancarelle e stand. Il colpo d'occhio dei piccoli trabucchi è interessante ma non riuscendo a parcheggiare l'automobile rinuncio e proseguo su quello che è il litorale sabbioso più lungo del Montenegro per cui è chiamato Velika Plaza (Велика Плажа) ovvero la Grande Spiaggia. Spiagge e lidi si susseguono con denominazioni "esotiche" quali Tampico Beach, Copacabana Beach, Miami Beach.
Percorsi i 12 lunghi quanto piatti chilometri di spiaggia, raggiungo il delta del fiume Bojana (Бојана albanese Buna) che disegna la caratteristica forma triangolare dell'Isola Bojana (Ada Bojana). Si tratta di una popolare destinazione turistica di spiaggia sabbiosa e di tipici ristoranti di pesce le cui verande di legno si affacciano sul fiume. Nel 2010 The New York Times ha segnalato l'Ada Bojana come terra percorsa da forti venti e perciò diventata meta di giovani che praticano il kitesurf ed il windsurf.
Superato il ponte che collega l'Ada Bojana con la terra ferma si incontra l'ingresso di quella che un tempo fu un'esclusiva oasi per naturisti-nudisti.
L'esplorazione dell'ambiente fluviale è interessante.
Il lungofiume si sta progressivamente popolando di cottage prefabbricati in legno su palafitte che vengono affittati e che si alternano agli antichi capanni per la pesca con le reti (kalimera) che si raggiungono su traballanti passerelle in legno che attraversano il fitto canneto.
I cottage vanno da poche decine a più di un centinaio di metri quadri disposti su due piani.
Nella foto, un delizioso cottage immerso nella lussureggiante vegetazione del fiume Bojana.
A fine serata le condizioni atmosferiche sono molto favorevoli per fotografare ma mi ritrovo senza alcun soggetto fotografico.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con il barcaiolo del "Fortuna" faccio rientro ad Ulcini. Cenerò nel ristorante Dubrovink con 2 anemici spiedini di manzo (8 euro), un pugnetto di patatine rinsecchite, due fettine di pomodoro appassito, mezza cipolla affettata e acqua da l1 (2 euro) con 12euro.
Fatto rientro ai Perezaj Apartments, mi faccio dare la password del wifi ma il segnale in camera non arriva. L'alloggio si rivelato un po' stressante ed ovviamente domani me ne vado: non so ancora dove ma non mi va di restare oltre.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 57 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 5:35:00.
Montenegro, Tour Balcani 2013_6
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