Montenegro, Tour Balcani 2013_2
Stari Bar Info e Foto - Guida di Viaggio in Montenegro - Tour Balcani Occidentali 2013
del 3° giorno 10-07-2013 - Da ieri mi trovo in Montenegro (montenegrino Црна Гора/Crna Gora
ascolta), la più piccola tra le regioni dei Balcani Occidentali. Ho dormito a Bar (montenegrino Бар italiano Antibari oppure Antivari) presso l'hotel Villa Jadran a conduzione famigliare. La mia camera, la numero quattro, oltre ad essere pulitissima ha alcune funzionalità che ne fanno un piccolo appartamento, un monolocale con tanto di balcone coperto con angolo cottura e lavello. Il bagno è piccolo, sopratutto il lavandino, ma funzionale.
Di buon ora, alle 6:35, lascio l'hotel per mettermi in viaggio verso la nota località turistica di Budva. Mi fermo per fare colazione in un panificio (pekara/пекара ascolta) ma il croissant con marmellata di ciliegia (višnja/вишња ascolta) (0.70 euro) è "irricevibile" tanto è crudo. [mappa]Nella fotografia, la costa della bella Baia di Buljarica che dimostra grandi potenzialità attrattive e turistiche.
In quest'altra foto, due isolotti nel mare di fronte a Petrovac. Katic il più grande dei due e Sveta Nedjelja il più piccolo dal nome della chiesetta costruita sullo scoglio.
L'isolotto di Sveti Stefan (Свети Стефан) è un gioiellino tanto è perfetto ... troppo. Pur non essendo più ambita e frequentata dal jet set non si può dire che sia economica.
Superata la spiaggia di Becici e Budva la strada si interna in direzione di Tivat e Kotor ma io non ne percorrerò che alcuni chilometri e poi tornerò sui miei passi.
Nella fotografia, la spiaggia di Jaz (Јаз ascolta) che ricade sulla riviera di Budva. La spiaggia, una delle più lunghe del Montenegro, si divide in due archi, uno dei quali riservato ai nudisti.
Alle 13:00 ho già fatto ritorno all'hotel. Anela, la figlia più grande dei gestori, poichè non faccio colazione perchè esco molto presto, si è resa disponibile a prepararla verso le 12:00 oppure a prepararmi la colazione al sacco. Andrò a pranzare in un ristorante vicino all'hotel, il "Pod Lozom" che tradotto significa "sotto le viti" ed infatti mi accomoderò all'esterno sotto il pergolato.
L'ambiente è molto semplice ma resterò sorpreso dalla bellezza sia di una ragazza del personale ma sopratutto di una donna e dei suoi due bambini, maschietto e femminuccia, per i quali annoterò testualmente "nella taverna ho incontrato angioletti e fate".
Buono anche il pesce, una spigola da 450 grammi (30 euro al kg.). Accompagnato con un contorno di patate lesse, verdure, pane ed acqua ho speso 16.20 euro.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 143 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 3:32:00.
Nel pomeriggio farò un giro in automobile per gli ampi viali e le rotatorie di Bar di cui non riesco a comprendere quale sia il centro e la periferia. Bar, 18.000 abitanti, è una città nuova, senza passato, senza storia, senza monumenti antichi,ad eccezione di Stari Bar (Стари Бар), la Vecchia Bar.
Alle spalle della fortezza (тврђава/tvrđava) le pendici del monte Rumija costituisco una imponente cornice. [mappa]
Distrutta a colpi di cannone nel 1877, Stari Bar cade nel 1878, ma fu abbandonata definitivamente dopo il violento terremoto che colpì il Montenegro nel 1979 e ricostruita sulla costa. Risalendo il lastricato chiuso alle automobili l'atmosfera è turistica, ma varcato l'ingresso (ticket 2 euro) l'atmosfera è dominata dai suggestivi ruderi che ne lasciano intuire la trascorsa magnificenza architettonica.
Nella foto, una torre a forma di zoccolo di cavallo lungo il perimetro difensivo della mura.
Nella fotografia, la chiesetta di San Giovanni (Crkva Svetog Jovana/Црква Светог Јована) è stata interamente ricostruita.
I ruderi di Stari Bar portano tracce di stili che vanno dal romanico all'orientale, retaggio culturale che attraversa 2.500 anni di storia.
Anche la Torre dell'Orologio (albanese Sahat Kula) è stata completamente ricostruita.
Quando venne liberata dai montenegrini, Stari Bar fu gravemente danneggiata ed il terremoto del 15 aprile 1979 le diede il colpo di grazia. Girando per la fortezza, vedrete gli effetti della forza devastante del sisma.
Prima di fare ritorno all'hotel comprerò un pò di pizza al taglio che andrò a mangiare di fronte ad un, forse banale ma godibilissimo, tramonto sul mare della baia di Capo Ratac.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 29 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 3:50:00.
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