Montenegro, Tour Balcani 2013_1
Bar Info e Foto - Guida di Viaggio in Montenegro - Tour Balcani Occidentali 2013
del 2° giorno 09-07-2013 - Ieri, dopo un lungo viaggio guidando la mia automobile, di notte mi sono imbarcato dal porto di Bari su di un ferry boat diretto a Bar (montenegrino Бар italiano Antibari oppure Antivari) nella piccolissima regione balcanica del Montenegro (montenegrino: Црна Гора/Crna Gora ascolta).
La prima parte della notte ho dormito su una panca di un corridoio esterno, poi un po' infreddolito sono rientrato ed ho disteso i due tappetini soprapposti che porto con me sulla moquette del ferry in un una zona tranquilla. Continuo in un dormiveglia che interromperò alcune ore dopo tornando sul corridoio esterno quando sul Mare Adriatico sta albeggiando.
Con la Fuji X100 scatto una foto alle prime luci del nuovo giorno.
Lo sbarco è previsto per le ore 8:00, ci vorranno all'incirca tre ore prima di poter avvistare la terra. Verso le 7:00 andrò a prendere un green tè (economico 1 euro) e poi anche un black tè. Il barista (di Bar o di Bari? :-) prima di scartare la bustina del tè si inumidisce la punta dell'indice: a che gli sarà servito??? Un uomo accanto a me fuma e ne sono sorpreso ma poi fumano anche altri e non vedo segnaletica che vieti il fumo. Per tutto il viaggio mi convincerò che nel Montenegro non sia proibito fumare nei locali pubblici ma non è così.
Ci prepariamo allo sbarco, il cielo non è granchè ma neanche grigio piatto e la cittadina è in controluce e sonnecchia. "Beati gli ultimi all'imbarco che saranno i primi alla dogana". Ovviamente mentre aspetto che arrivi il mio turno con una "botta di spacchio" estraggo il mio rasoio elettrico ed in tre minuti la barba è scomparsa. Dieci minuti dopo ho già individuato l'Hotel Villa Jadran in via Ilino (3 notti per 63 euro in camera matrimoniale con 1a colazione, balcone, climatizzatore e wifi).[mappa]
Arrivo troppo presto e la camera numero 4 non è pronta, così vado a fare un giro. Faccio rifornimento di benzina il cui costo al litro è di 1.38 euro. Lascio anche una mancia alla minuta e graziosa ragazza che lavando il cristallo anteriore, con una canotta nera attillata e piacevolmente scollata, mi fa venire alla mente (perversa :-) una epica scena del film "Cool Hand Luke" con Paul Newman nei panni di un galeotto.
Mi metto in viaggio verso la Stari Grad ovvero la Città Vecchia di Bar che dista pochi chilometri. Mi rendo conto che non ci sono le condizioni di luce per fotografare e vado a sedermi in un bar a fare una colazione dolce (sweet breakfast) con toast, marmellata, che ho sperato fosse fatta in casa invece è quella industriale anche se servita in un piattino, e tè freddo confezionato (3.50 euro).
Imparate questa parola hvala/хвала [ascolta] ovvero grazie che è indispensabile.
Faccio ritorno all'hotel dove scarico i bagagli nella mia camera ed adempio al rito dei documenti. In Montenegro bisogna pagare una tassa turistica comunale che varia per entità (meno di un euro) e procedura. Il gestore dell'hotel può, ma non è tenuto, a pagare per voi il balzello.
Nella fotografia il meraviglioso mare della baia di Capo Ratac, una spiaggia nudista ma al momento deserta.
Proseguo in direzione nord-ovest sulla strada che si svolge lungo la costiera e raggiungo la località di Buljarica.
Per visitare il Monastero di Gradiste, con l'automobile mi arrampico su una erta stradina. Ci sono lavori in corso al monastero che si compone di più chiese.
Nella foto, la Chiesa di Sveti Nikola che contiene pregevoli affreschi.
Intanto la foschia mattutina si è andata diradando e dall'alto del monastero si gode di un bel panorama.
Si sono fatte già le 13:00. Riprendo la strada del ritorno e poco distante mi fermo a pranzare nella taverna (kafana) Magazini, sulla strada.
Mi siedo sotto la bella tettoia in legno e rubo una fotografia con Fuji X100.
Consigliato dal gentile cameriere serbo, ordino una 'Leskovacka muckalica', uno stufato di porco con peperoni: non male ed abbondante. Con l'acqua naturale (voda/вода prirodna/природни) da 1 l. in bottiglia vetro, che come facilmente previsto mi costerà ben 2.5 euro, e pane (hleb/хлеб) pagherò 10.50 euro.Imparate questa parola račun/рачун (ascolta) ovvero conto che vi sarà utile in molte occasioni. Finito di mangiare, mi rimetto in viaggio per raggiungere l'hotel.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 58 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 4:10:00.
Alle 16:20 esco dall'hotel dove due uomini americani, padre e figlio, mi chiedono un passaggio. Il padre, sorreggendosi con le stampelle, zoppica vistosamente a causa di una brutta distorsione procuratasi durante un trekking. Io solitamente non do passaggi, ma in questa circostanza non me la sento di essere scortese. Il figlio mi guiderà per le strade di Bar utilizzando GoogleMaps sul suo palmare. [mappa]
Li lascio augurandogli "good luck" e proseguo per raggiungere un simbolo della città di Bar, Stara Maslina, un albero d'ulivo ultra millenario tra i più antichi d'Europa e del mondo. Pagando il ticket d'ingresso (1 euro), scambio due parole in inglese con l'impiegata che ama e sogna un viaggio in Italia - che le auguro si avveri quanto prima - e fa studiare l'italiano ai suoi figli mentre lei lo capisce ma non lo parla.
Proseguo in direzione sud, verso Ulcinj (Улцињ) ed il confine con l'Albania.
Parcheggio l'automobile sul lungomare, sotto il promontorio fortificato della Stari Grad (Стари Град), e salgo per le ripide gradinate.
Ulcinj, all'incirca 11.000 abitanti, è la più grande città del Montenegro meridionale, ed è a prevalente etnia albanese.
Nel marzo1878 (Pace di S. Stefano), data della nascita del moderno stato del Montenegro, Ulcinj ne fa parte ma a luglio dello stesso anno (Trattato di Berlino) viene restituita alla Turchia. Nell'aprile del 1880, Ulcinj è nuovamente attribuita dalle grandi potenze al Montenegro ma la popolazione locale si opporrà.
La leggenda vuole che Ulcinj sia stato un covo di pirati dedito alle scorrerie ed alla tratta degli schiavi di colore.
Nella fotografia, la spiaggia "Mala Plaza" di Ulcinj dominata dal minareto della Moschea del Marinaio.
Passeggio per le pittoresche stradine cariche d'atmosfera della Stari Grad [mappa]. Compro per 0,50 euro una bottiglietta d'acqua da 500cc e poco dopo, raggiunta la Piazza degli Schiavi, trovo una fontana. Ho dimenticato documenti e soldi all'hotel: esco 50 euro che tengo per le emergenze nello zaino fotografico ed il custode del museo, non avendo il resto, mi fa entrare senza pagare l'euro del ticket d'ingresso.
Nella foto, la Chiesa-Moschea costruita nel secolo XVI durante il dominio della Repubblica di Venezia fu trasforma in moschea dal subentrante Impero Ottomano.
Le zanzare infastidiscono le parti scoperte degli arti superiori ed inferiori.
Le ombre degli edifici in pietra si stanno alzando, decido di lasciare la Stari Ulcinj.
Nella foto, un estroverso pittore naif posa con i suoi quadri.
Sulla strada del ritorno vengo attratto dall'insegna artigianale di Perezaj Apartments e decido di fare un sopralluogo. Non riesco ad individuarla tra le poche ville di un area rurale e sto per andare via quando una anziana signora che non parla inglese mi lascia intendere che ha una camera disponibile e che mi farà visitare dopo avermi fatto parlare al telefono in inglese con un giovane che mi verrà incontro per prendere accordi. Lascerò in anticipo 20 euro per la notte del 12 luglio.
Arrivato alla Stari Grad (Стари Град) di Bar, mi sono appostato in un posto di cui avevo annotato le coordinate in mattinata ma ben presto mi sarò chiaro che l'illuminazione artificiale interessa solo la Torre dell'Orologio (albanese Sahat Kula), non è uniforme ed inoltre cambia colore rendendo difficile impostare l'esposizione.
Fotografare d'estate all'imbrunire è uno dei momenti più piacevole della giornata. Sulla collina di Stari Bar soffia un piacevole venticello che rende l'attesa una goduria.
Dopo le 21:30, finito di fotografare, scendendo velocemente verso Bar, ad un incrocio illuminato faccio appena in tempo a percepire nell'oscurità una ragazza alta e bionda che chiede passaggi.
Per tutto il viaggio ho visto donne di ogni età, sia in Montenegro che in Serbia, che non chiedevano passaggi ma camminavano a piedi od in bicicletta lungo strade abbastanza isolate di aree rurali anche in orari piuttosto tardi.
La stanchezza accumulata in questi primi giorni si sta facendo sentire, nella mia camera d'hotel prenderò sonno senza rendermene conto.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 78 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 6:05:00.
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