Viaggio in Albania - 9a parte
il Diario...
del 13° giorno 31-07-2012 - Ieri sera nella mia stanza, la 110, dopo aver fatto la doccia l'acqua ristagnava vicino alla porta e stamane è ancora là: decido di andare via dall'Hotel Argenti. Poichè compresa nel prezzo, faccio colazione all'hotel con uova fritte, formaggio fresco e the caldo :-) anche se debbo dire che non amo questo tipo di colazione, e poi mi dirigo alla ricerca del Hotel Villa Brindi e, dopo una breve contrattazione con Peter (1500 lek senza colazione, la doppia è a 2000 lek) mi installo nella camera n° 2, una tripla nuova e pulita con aria condizionata, balcone e sopratutto wifi.
Vado a visitare il centro di Shkoder (albanese Shkodër oppure Shkodra - italiano Scutari) ma ho dei problemi con il segnale GPS che spesso è assente.
Il cuore di Shkoder è l'isola pedonale, rr Kole Idromeno, che inizia vicino alla bianca Moschea di Ebu Beker. (albanese: Xhamia Ebu Beker)
Raggiungo Piazza della Democrazia (albanese Sheshi Demokracia) che al centro è ornata con una moderna fontana che ha sostituito il gruppo scultoreo dei 5 Eroi, finito in una discarica vicina a Shkoder, a voler indicare come l'esercizio della Democrazia abbia preso il posto per l'ammirazione del Comunismo.
Il traffico, macchine, biciclette e pedoni, è caotico, molto meridionale :-) In questa foto le macchine sono tutte parcheggiate in divieto di sosta.
Da qui proseguo su una strada a fondo naturale che finisce esattamente sul confine e che, lasciata l'automobile, mi consente di assaporare il gusto della clandestinità.
A piedi attraverso il confine senza dover esibire il passaporto :-) e faccio le mie prime ed uniche foto al Montenegro. Veramente bello il blu delle acque del Lago di Skadar (albanese Liqeni i Shkodrës) uno dei più grandi laghi dell'area balcanica.
Sulla strada del ritorno noto un grande cartellone pubblicitario: una lavatrice Beko al costo di 40.000 lek ossia ca 290 euro (?!?!?!) che in Albania sono tantissimi.
E' quasi mezzogiorno quando imbocco la strada che conduce a Velipoja, 34 km a sud di Shkodra. Non ho fame e non mi sento molto bene, parcheggio l'automobile nella pineta della laguna di Vilun (albanese Këneta e Vilunit) per riposare un po'. Quando si cade il vento fa veramente caldo anche all'ombra della fitta pineta.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 68 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.
Passano le ore ma non miglioro, anzi! Bevo qualcosa in un bar della laguna e non mi resta che tornare all'hotel non senza una diversione con l'automobile, sulla parte opposta della laguna di Vilun, a Rrjolli, Baks-Rrjollë.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 53 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.
Arrivato nella mia stanza dell'hotel Villa mangio qualche pesca e mi stendo sul letto, non sto bene, mi attende una lunga serata. E' arrivata la febbre accompagnata da brividi di freddo e fuori tuona furiosamente! All'una di notte è tutto passato, piove a dirotto ed io vado a fare una doccia.
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