Viaggio in Albania - 8a parte
il Diario...
del 12° giorno 30-07-2012 - In partenza da Shengjini alla volta di Shkoder, a Lezhe (albanese Lezha oppure Lezhë) faccio qualche scatto al Mausoleo (albanese Mauzoleu i Skenderbeut) costruito attorno ai ruderi della cattedrale in cui fu sepolto l'Eroe Nazionale G. K. Skanderbeg (albanese Gjergj Kastrioti Skënderbeu) che aveva riunito i capi tribù Albanesi contro i Turchi nella Lega di Lezhe. [mappa]
Nella foto l'emblema su fondo rosso dell'aquila bicipite simbolo nazionale albanese.
Poi mi dirigo alle rovine del Castello di Lezhe (albanese: Kalaja e Lezhës) che ha origini antichissime nel popolo degli Illiri ed in seguito fu adattato o ricostruito da romani, veneziani bizantini ed ottomani.
Intraprendo la strada asfaltata che da Lezhe attraversa la campagna albanese mi condurrà a Shkoder.
Nella foto la testa di un asino bianco utilizzato per rifornire le improvvisate vendite orto-frutticole ai bordi della strada.
Nella fotografia, come non di rado, si vedono le donne al lavoro nei campi.
Il castello di Rozafa (albanese Kalaja e Rozafës oppure Kalaja e Rozafatit), provenendo dal sud dell'Albania, si trova prima di entrare a Shkoder L'ingresso costa 200 lek agli stranieri (?!). Le costruzioni più interessanti sono quelle del periodo veneziano (1396-1478). L'edificio principale è la Cattedrale di Santo Stefano, costruita nel 1319 ed ampliata dai Veneziani, fu poi trasformata in moschea dai Turchi.
Entrato a Shkoder (albanese Shkodër oppure Shkodra - italiano Scutari) mi sistemo in una camera doppia (2000 lek) la 110 presso l'Hotel Argenti in Blv. Mehmet Pash Plaku 111 che a causa dei lavori in corso non è facile capire come arrivarci. E' pulito e dignitoso ma lo scarico del water mi ha dato subito dei problemi! Mangio al ristorante dell'hotel che ha un chè di pretenzioso ma poche le portate disponibili: prendo una bistecca (albanese biftek) da 250 gr., una insalata gigante mista con cetrioli e peperoni sotto aceto, di quelle che è impossibile consumare senza far cadere qualcosa dalla portata, ed acqua per 880 lek (sulla ricevuta c'è scritto 7.04 euro quindi il cambio è stato impostato a 1 euro : 125 lek quando invece sarà almeno a 136-7 lek).
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 51 km comprensivi dei trasferimenti in automobile ed a piedi.
Nel pomeriggio ritorno al castello di Rozafa per rivederne i ruderi ed il panorama circostante in una luce migliore.
Costruita nel 1773 da Mehmet Pasha Bushati le cupole furono rivestite con lastre di piombo. La sua costruzione ha come riferimento e stile la Moschea Blu di Istanbul.
Il nome del Castello di Rozafa deriva dalla leggenda della giovane madre che dovendo essere murata viva nelle sue fondamenta, per sconfiggere un sortilegio che ne impediva la costruzione, chiese e ottenne che alcune parti del suo corpo rimanessero libere: un occhio per vedere il suo bambino, una mano per accarezzarlo e il seno per allattarlo.
Nella foto i serbatoi d'acqua del 15 ° secolo.
Il castello è posto su di una panoramica collina rocciosa posta tra la confluenza del fiume Buna o Bojana (albanese Bunë) e del fiume Drin.
Rientro a Shkodra e vado in giro per orientarmi e vedere se è possibile fare qualche fotografia in condizioni miste di luce artificiale ed ambiente. La cittadina in periferia è trascurata, molte vie centrali sono un cantiere con l'eccezione dell'isola pedonale fiancheggiata da eleganti palazzi in stile veneziano e con al centro i tavoli dei locali nei quali sostare per godersi il passeggio serale e ristorarsi. Contemporaneamente, per la via dai locali si propaga la musica dei video ed il richiamo serale del rabbino della vicina moschea.
Decido di cenare in un affollato fast-food albanese con qofte (albanese qoftë) - piccole polpette cariche di aglio che ho stemperato immergendole nello yougurt - verdure fresche e grigliate, pane ed acqua per 300 lek.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 22 km comprensivi dei trasferimenti in automobile ed a piedi.
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