Friday, December 28, 2012

Viaggio in Albania - Kelmend - 18a parte


Viaggio in Albania - 17a parte

il Diario...

del 22° giorno 09-08-2012 - Pago il conto dell'hotel, carico i bagagli e via. In un piccolo panificio (albanese: furrë buke e spesso troverete scritto furrë buke) faccio una veloce colazione con qualcosa tra il pane e la focaccia. Il fornaio non potendomi tornare il resto ed avendo capito che sono straniero me lo vorrebbe donare.

Faccio il pieno di benzina e partenza per la regione delle Montagne del Kelmend (albanese Malet e Kelmendit).

high view of Cemi Canyon from Lagjja e Re Pass, Kelmend Valley - Albania
Nei prossimi giorni, l'11 di agosto, a Lepuche (albanese: Lëpushë) tra le montagne ai confini col Montenegro si terrà il tradizionale festival del folklore musicale e l'incoronazione di Miss Montagna.

Il passo Lagjja e Re è veramente spettacolare, è la seconda volta che lo vedo [Viaggio in Albania - Tamare - 13a parte] ma la vista del Cemi Canyon lascia comunque a bocca aperta.

Winding Road In Kelmend Valley, Albania © ollirg
Prima dei tornanti che portano al fondo valle percorso dal Fiume Cem (albanese: Lumi Cem oppure Lumi Cemi) rimango bloccato. Un camion antidiluviano che trasporta grossi tronchi di legno si è spento in un punto in cui è impossibile superarlo. Forse ha finito il gasolio.

All'incirca 40 minuti dopo riparto. Arrivato sul fondo valle, un po' prima di Tamare (albanese Tamarë), imbocco il bivio per il villaggio di Nikc [mappa].

La stretta stradina, incuneandosi tra alte pareti rocciose, risale nella gola di una ramificazione del Fiume Cem. Il paesaggio si fa più avventuroso ed emozionante.Con mia sorpresa scende un Land Rover tedesco che mi riporta alla realtà (già mi credevo Indiana Jones :-).

Il mio 4x4 transita a ridosso di alte rocce a picco ed ogni tanto, nonostante il ricevitore satellitare esterno, perdo il segnale GPS.


Crucifix in Albanian Mountains © ollirg
Poco oltre, la strada a fondo naturale inquadra la scenografica valle che fa da sfondo ad una croce con un piccolo crocifisso.

Come la Valle di Theth anche la Valle del Kelmend ha una antichissima vocazione cristiana cattolica.





Farmhouses In Kelmend Commune, Albania © ollirg
Ora la strada costeggia il corso delle acque trasparenti. Appaiono alcune fattorie a ridosso di alte rupi dove il suolo è piano e si amplia propiziandone la coltivazione. Piccoli ponti pedonali fatti con tavole di legno consentono il passaggio del fiume.
















Church of Nikc in the Commune of Kelmend on background the mountains of North Albania
Poco dopo, l'arrivo al villaggio di Nikc (albanese: fshati Nikç) non passa inosservato: la scenografia è verdeggiante, pochi edifici in pietra, la bianca Chiesa della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso in bella posizione elevata







Ai pochi e sparsi edifici in pietra fanno da sfondo la corona di montagne della catena montuosa dello Shenik (albanese: Mali i Snikut conosciuto anche come Maj' e Shenikut, Maja Snikut, Maja e Shenikut, Maja e Shnikut, Maja e Shënikut, Maja Šnikut, Maj’ e Shënikut, Mal Shenik, Mal Shënik, Mali i Shenikut, Mali i Shënikut, Mali i Snikut, Shniku :-).

Ho deciso che mi potrei fermare a dormire qui ma non so se sarà possibile: su Internet prima della partenza non trovato nessun alloggio a Nikc, ma tentar non nuoce. Proseguendo vedo  la scritta "camping" su un cartone all'ingresso di una proprietà. Continuo a guidare ancora per un po' senza incontrare alcuna abitazione e mi decido a tornare sui miei "passi" a chiedere informazioni dove ho visto la scritta "camping".

Non senza difficoltà - nè la ragazza nè il padre conoscono più di qualche comune vocabolo di inglese - chiedo informazioni. Son molto gentili e disponibili a darmi da mangiare (pane di mais, insalata, formaggio fresco e dei wurstel). Mentre mangio al fresco dell'ampio pergolato mi fanno compagnia, il dialogo è stentato e mi sento un po' a disagio ad essere osservato. Sto valutando se è il caso di chiedere se è possibile pernottare: mi decido a chiedere e loro mi fanno vedere due camera da letto matrimoniali. Ci accordiamo per la pensione completa e gli do 3000 lek qualcosa in più di 20 euro.

A metà giornata le statistiche del GPS segnano 81 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.

Alle 14:24 ho già ripreso l'esplorazione in direzione di Vukel (albanese: Vukël oppure Vukli).

Sfortunatamente le condizioni atmosferiche sono mutate, il cielo si è progressivamente annuvolato ed è calata una densa foschia opacizzante per cui mi resteranno appena un paio di scatti che testimoniano dell'antica quotidianità di questi posti dove "il passato" vive ancora oggi.

Annoto le coordinate di qualche scorcio interessante ma so già che il giorno dopo saranno in ombra od  in controluce quindi sarà per un'altra volta.

Nella foto, una anziana donna vestita di nero percorre una salita a fondo pietroso trasportando due fagotti che tradiscono l'epoca essendo in plastica gialla.

Alle 18:00 sono già rientrato nella mia camera, non mi resta che prepararmi per la cena in cui verrò trattato come l'ospite d'onore. Finito di cenare, con il padrone di casa sorseggiamo un raki davanti alla televisione che trasmette un notiziario in albanese ed infine mi ritiro nella mia stanza a documentarmi sulle prossime tappe e sul festival che si terra giorno 11 agosto.

A fine giornata le statistiche del GPS segnano 9 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.


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