Viaggio in Albania - 13a parte
il Diario...
del 18° giorno 05-08-2012 - Ore 7:50 lascio
Shkoder (albanese
Shkodër oppure
Shkodra - italiano
Scutari), faccio il pieno di benzina ed ho una "discussione" con il giovane imberbe che mi rifornisce e che non vorrebbe tornarmi il resto, in vero poca cosa meno di 100 lek ma in Albania più di 1/2 litro di benzina. Sono propenso a lasciare una piccola mancia per ingraziarmi i camerieri dei locali dove mangio ma mi da fastidio un atteggiamento che adduce la difficoltà di fornire il resto, in maniera poco convincente e pretestuosa, per carpire una mancia. Ricevuto il resto (arrotondato per eccesso :-) mi dirigo sulla strada settentrionale per il
Parco Nazionale di Theth (albanese
Parku Kombëtar i Thethit) [
mappa]
Alle 10:00 sono a
Boge (albanese
Bogë oppure
Boga)
una grande vallata glaciale dal paesaggio alpino.
Boge, anche conosciuta come
Precaj, fa parte del distretto del
Malesi e Madhe (albanese
Malësi e Madhe) e della municipalità di Shkrel ed è la porta delle Alpi Albanesi (albanese
Bjeshkët e Namuna oppure
Alpet Shqiptare).
Qui la strada diventa a fondo naturale ...
... e si entra nel mondo della semplicità arcadica. Il paesaggio è idilliaco, le persone ed i costumi sono agresti ed antichi ...
... ed i mestieri sono pastorali, bucolici. Oggi è domenica, l'atmosfera nel villaggio è festosa, la gente della vallata si è ritrovata nell'unica chiesa di rito cattolico ed ora che la messa è finita, prima di rientrare a casa per il pranzo, all'aperto si svolgono i saluti, i convenevoli di rito, le conversazioni e, suppongo, anche i pettegolezzi.
A ca 5-6 km da
Boge la strada a fondo naturale si inerpica con dei tornanti e dopo altri 5-6 km, superato il P
asso Buni i Thores (albanese
Qafa e Thorës oppure
Qafa Buni i Thorës oppure
Qafa Terthorjës - 1.786 metri s.l.m.), si incontrano dei laghetti e la segnaletica per il
sentiero delle pecore o delle
capre (albanese:
Shtegu i Dhenve) che è l'antica mulattiera per
Shkodra ma oggi in disuso perchè sostituita dalla strada rotabile che sto percorrendo.
Dopo la strada continua a scendere. Arriverò alla guest house
Ndoc Gjecaj (pensione completa ma bagno condiviso 20 euro) nel villaggio di
Theth alle 13:00 dopo 5 ore e 77 km. Più tardi mangiando nella grande sala comune faccio conoscenza con gli altri ospiti.
Nella foto un tipico tetto di
scandole di legno e gli abbaini di una casa tradizionale oggi trasformata in una guest house.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 77 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.
Nel primo pomeriggio esploro la zona a nord della pensione di cui sono ospite alla ricerca del sentiero che conduce alla
Qafa e Valbones (albanese
Qafa e Valbonës) e poi mi reco al
Canyon di Grunas (albanese
Kanioni i Gerles) per raggiungere la
cascata (albanese:
Ujëvara e Grunasit) [
mappa]. La cascata si trova sulla riva opposta del fiume
Shala (albanese:
Shalë) che raggiungo attraversando un ponticello di legno sulla gola. Questa zona, molto bella, è percorsa da viottoli costeggiati da muretti in pietra incrostati di licheni e muschio. Uno di questi sentieri conduce ad alcune fattorie in pietra dai tetti e le palizzate in legno che sembrano disabitate.
Alle spalle delle case coloniche, sono disposte a corona le alte rocce da cui precipitano le acque della
Cascata di Grunas (albanese:
Ujëvara e Grunasit). Mi dirigo verso un canale idrico che avevo individuato nel
precedente sopralluogo e proseguo risalendo lungo l'incanalamento delle acque che, come scoprirò, si originano dalla cascata.
Dopo circa 200 metri, prima di un ponticello sul canale, l'acqua fa un suggestivo salto di pochi metri e le pietre al di sotto sono interamente coperte dal muschio. Mi fermo a fare qualche foto ed a godere delle molteplici e piacevoli esperienze sensoriali.
Sono arrivato alla cascata, alta ca 30m., e non c'è nessuno. Sistemo il treppiede, un piccolo e leggero Cullmann, per scattare le fotografie. Intanto che scatto foto riecheggia un colpo di un'arma da fuoco. Dopo un po' arrivano dei ragazzi e, con mia grande sorpresa, uno di questi è armato di un fucile! Siamo all'interno del
Parco Nazionale di Theth (albanese
Parku Kombëtar i Thethit) e dubito fortemente che sia possibile cacciare.
Sono le 18:00 quando mi allontano dalla cascata, alle 20:00 faccio rientro alla guest house e mi preparo per la cena.
Molti ospiti sono italiani.
Angelo e
Paolo, cicloturisti, sono arrivati in mountain bike percorrendo la strada meridionale che passando per
Prekal collega
Shkoder alla
Valle di Theth.
Un'altro ragazzo, di cui non ricordo il nome, è italiano e viaggia solo come me. Sul sito www.turistipercaso.it
descrive i giorni trascorsi nella guest house. Italiana è anche una comitiva di escursionisti.
Tra gli altri una coppia di giovani,
Cristiana e
Besmir, rumena lei ed albanese lui, che studiano in Italia. Abbiamo per il giorno dopo la stessa meta e quindi mi offro di accompagnarli con la macchina fino al limite rotabile per poi proseguire a piedi fino alla
Qafe e Valbones.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 19 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi.
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