La Valletta, Malta - 2a parte
Diario e Foto di Viaggio
Mi si offre una visione caotica, una selva di alberi d'imbarcazioni da diporto alla fonda e sullo sfondo un impressionante agglomerato abitativo di tufo giallo.
Nella fotografia un antico ed in abbandono magazzino di Senglea. L'atmosfera, con l'eccezione della concentrazione di imbarcazioni da diporto nel Grand Harbour Marina, non è turistica come a Valletta.
Un'altra barca da pesca tradizionale dell'isola di Malta è il luzzu, per entrambe si suppongono antichissime origini fenice.
Camminando sul lungomare di Vittoriosa supero il Casinò di Venezia, le imbarcazioni più lussuose le trovate ancorate quì vicino.
Nella foto uno yacht e sullo sfondo la cittadina di Senglea.
Raggiunta l'estremità della penisola di Vittoriosa o Birgu ho di fronte l'affascinante mole di fortificazioni ed edifici in tufo della capitale Valletta.
Nell'inquadratura della foto, l'attrazione più nota di Senglea, una torre di guardia (maltese il-gardjola - inglese watchtower) con grandi orecchie ed occhi scolpiti in bassorilievo che domina il Porto Grande ed una nave crociera.
Raggiunta l'estremità della penisola di Vittoriosa, da uno slargo si gode di una bella veduta sul pittoresco villaggio di Kalkara e sulla grande facciata della Chiesa di San Giuseppe (maltese San Guzepp Tal-knisja) che si affaccia sulla marina.
Purtroppo mi trovo in condizioni di luce sfavorevoli per cui annoto la posizione sul GPS e faccio uno scatto, più che altro un memo.
Nella foto un pittoresco e colorato ingresso di Vittoriosa. Un soggetto che non soffre delle mediocri condizioni di luminosità.
Raggiunta la marina di Kalkara faccio una pausa ed uno spuntino abbondante ma modesto come qualità.
Riposatomi, dalla marina proseguo costeggiando la penisola di Kalkara verso l'estremità.
L'area delle Tre Città fortificate della Cottonera non è assolutamente turistica e per le strade si svolge una quotidianità popolare; si percepisce una passato glorioso ma vi è anche un alto grado di abbandono e decadenza.
Lungo la punta della penisola si trovano delle costruzioni che dovrebbero essere antichi depositi in parte scavati nella roccia tufacea e le volte costruite con blocchi di tufo a secco.
Mi incammino sulla strada del ritorno.
L'immagine riprende la torre dell'ascensore dell'Ospedale Militare Navale (inglese Bighi Royal Naval Hospital) concepito su motu proprio di Lord Nelson e costruito tra il 1829-1832 sull'impianto della Villa Bighi in stile neo-classico.
A metà giornata le statistiche del GPS segnano 22 km comprensivi di trasferimenti con mezzi pubblici di superficie ed a piedi coperti in 6:30:00.
Il Ristorante Sottovento, Old Treasury Building Vittoriosa Marina, con i tavoli all'aperto coperti da un ampia tenda, non è quello che cercavo ovvero una locale frequentato da locali con una cucina popolare e non un'attrazione turistica in cui il culto per l'immagine ed il bon ton solitamente predominano sul cibo ed incidono sulla spesa. Il ristorante Sottovento è elegante sul moderno e minimalista. Chiedo di mangiare del pesce locale, un ben presentato ma insapore filetto di sea bream, piuttosto schiacciato quindi suppongo pagello e non orata, insalata, acqua grande e caffè. Il conto 17.70 euro in cui l'acqua ed il caffè hanno inciso per un 1/5 della spesa (l'acqua in bottiglia di vetro con la scritta "gourmet" 2.95 euro).
Il personale femminile del ristorante, rispettosissimo e compitissimo, per le informazioni fornitemi per poter riprendere l'autobus per la Valletta.si è meritata la mancia, un po' più di un canonico 10%,
Inizio la perlustrazione dell'isola che però sarà di breve durata perchè le strade di accesso al forte sono sbarrate. Deluso - volevo vedere come fosse lo skyline di La Valletta dall'estremità dell'isola - ritorno sui miei passi e proseguo costeggiando il Porto di Marsamuscetto (inglese Marsamxett Harbour).
Oramai la giornata volge al termine non mi resta che fare qualche foto dalle stesse posizioni della sera precedente.
Ne tardo crepuscolo mi sposto nel centro commerciale Tignè Point, sulla promenade di Sliema, a fare qualche scatto fotografico.
Il centro commerciale Tignè Point è stato costruito in posizione spettacolare su un promontorio che si affaccia porto di Marsamxett ed è emblematico del volto turistico e commerciale di Sliema, St. Julians e Paceville.
Rientro all'Hotel Sliema Chalet e mi preparo per una botta di vita (si fa per dire :-) nel quartiere si Paceville a St. Julians dove si concentra la nightlife, la movida fatta di nightclubs, bars e pubs ed altri locali trendy come discoteche, disco pub e music live.
Le statistiche del GPS segnano altri 18 km comprensivi di trasferimenti con mezzi pubblici di superficie ed a piedi percorsi in 3:45:00.
Mangerò per strada una porzione di fish and chips (una fettona di pesce congelato fritto in una panella croccante e servito su un letto di patatone fritte, ottime, che mi hanno ricordato quelle che si comprano sul lungomare di Catania) - comprata da Govè's Plaice centralissimo vicino alla fermata della Baia di Spinola in Triq San Gorg, STJ Saint Julian'S di recente apertura al prezzo di 6 euro che se confrontato con la spesa del pranzo, ovviamente il servizio e la cornice hanno un costo, ma relativamente al gusto è stato più intrigante il fish and chips :-)
E' lunedì sera e non c'è molta confusione, girare da solo in posti del genere non è il massimo, ancora qualche divagazione e prima delle 21:30 sono all'hotel a preparare il bagaglio: domani faccio rientro.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 11 km comprensivi di trasferimenti con mezzi pubblici di superficie ed a piedi percorsi in meno di 2:00:00.
La Valletta, Malta - 4a parte
related royalty-free images on Shutterstock
related royalty-free pictures on Fotolia
related editorial photos on Istockphoto
No comments:
Post a Comment