Monday, October 21, 2013

Mavrovo Parco Nazionale Info Foto Macedonia Tour Balcani 2011_23


Macedonia, Tour Balcani 2011_22



Info e Foto Viaggio in Macedonia - Tour Balcani Occidentali 2011


del 23° giorno 26-07-2011 - Mi sveglio presto, faccio la doccia, carico i bagagli sull'automobile ed alle 6:10 ho già lasciato l'hotel di Merdita nella Repubblica di Macedonia. Mi sento un po' stanco ma sopratutto sono deluso dal velo atmosferico presente già alle prime ore del giorno.

new church of St. Nicholas on the Mavrovo Lake National Park, Republic Of Macedonia
Già alle 6:50 scatto qualche fotografia alla nuova Chiesa di San Nicola che ha sostituito l'Antica Chiesa del 1850 che è in parte sommersa dal 1953 con la formazione del Lago di Mavrovo (macedone Мавровско Езеро, traslitterazione Mavrovsko Jezero) a 1220 metri d'altitudine nel Parco Nazionale di Mavrovo (macedone Националниот Парк Маврово). [mappa]




A due passi si trova l'hotel Srna dove in men che non si dica scarico i bagagli e mi rimetto in viaggio verso Galichnik (Galicnik oppure Galičnik macedone Галичник).

Alle 7:30 ho raggiungo il punto dell'emozionante paesaggio visto ieri ma le condizioni meteo non sono all'altezza della fenomenale visione: c'è una densa foschia nella valle.

Gli scoscesi pendii boscosi sono chiazzati dalle ombre delle nuvole che vi si proiettano e punteggiati dalla miriade di abitazioni di antiche comunità musulmane.

Nel fondo valle scorre il fiume Radika (macedeone Радика) che alimenta e crea una lunga insenatura dell'artificiale Lago di Debar (macedone Дебaр). Non è possibile raggiungere in automobile i villaggi che vedo di fronte a me e che come Galichnik fanno parte della medesima municipalità: solo un viottolo li collega oppure bisogna fare un largo giro di 50 km. [mappa]

mountain landscape of Pelister National Park, Republic of Macedonia
Mentre faccio ritorno, decido di guidare in off-road su una delle tante piste che percorrono l'affascinante l'altopiano (1600 m. slm) che da novembre a maggio è innevato isolando gli abitanti di Galicnik che hanno origini valacche (vedi anche arumeni).






bay horse in highland of Mavrovo National Park, Republic Of Macedonia
In fotografia, cavallini pascolano nelle radure erbose delle montagne del Parco Nazionale di Mavrovo (macedone Националниот Парк Маврово).








Nel parco l'attività predominante è la pastorizia. Avrò modo di parlare con alcuni di pastori che mi stupiscono rivolgendomi la parola in italiano: l'inverno si trasferiscono nel nord Italia a fare i pastori.

Rientro all'hotel Srna, sistemo i bagagli in una camera matrimoniale semplice e funzionale con un piccolo salottino e balcone-veranda, pulitissima ha perfino la rassicurante scritta "disinfected" sul copri water :-). Ma c'è un però: al momento di pagare, il prezzo della stanza - 22 euro con la 1a colazione - è lievitato rispetto a quanto convenuto ieri sera. Dovrei pagare anche il 40% in più per l'uso singolo della matrimoniale. Mi sento un po' preso in giro, ma sarò irremovibile e la spunterò io. Essendo contrariato sia per questa incomprensione che per il meteo che non migliora resterò una sola notte ma sarei voluto restare qualche altro giorno per approfondire la conoscenza di questi luoghi. E non mi va di cercare un'altro hotel.

A metà giornata le statistiche del GPS segnano 66 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 4:00:00.

Vado a mangiare in un ristorantino sul lungolago di Mavrovi Anovi, a ca 7 km di distanza. [mappa] Al Mal Odmor mangerò vesalica (veshalica o vešalica) cioè lonza di maiale grigliata (130 mkd) con una insalata (80 mkd) e per finire un dessert, palacinki razni, una specie di crepes (40 mkd). Il conto totale sarò di 295 mkd. Rifornisco l'automobile di benzina e rientro all'hotel. Un tempo incolore, senza luce mi indurrà a trascorrere tutto il pomeriggio in camera a riposarmi ed a preparare la tappa di domani.

La serata avrà due facce: una spiacevole ed un'altra gradevole. Resterò a mangiare all'hotel Srna.
Mi siedo ad un tavolo della sala ristorante assolutamente vuota. Ordinerò con calma: è ancora presto e non ho molta fame. Arriva una comitiva turistica, suppongo un intero autobus, che sale nelle camere dell'hotel a posare i bagagli e poi ridiscende aspettando in piedi anche nella sala ristorante. Sono molti ordinati e silenziosi, anch'io aspetto tranquillamente che mi venga servito quanto ordinato.

L'attesa mia e del gruppo turistico in vacanza si protrarrà a lungo: intuisco qualcosa di strano, cosa aspetta tutta questa gente in piedi? Si avvicina al mio tavolo con passo nervoso un tizio molto alto ed abbastanza sgradevole che incomincia a parlare con veemenza: sembra rivolgersi a me che incredulo ma senza scompormi lo guardo. Cerco di decodificare nel mio stentato inglese di cosa mi stia accusando: mi da del "fascista" perchè i partecipanti al tour  non possono cenare in quanto io occupo l'intero tavolo.
Ho già capito che il tizio straparla ma non ha alcuna velleità di aggredirmi anche fisicamente e finita l'arringa accusatoria gira sui tacchi e va via nervosamente com'è arrivato. Io intanto penso a "come?" o "chi?" possa aver creato questo equivoco: cerco di chiarire con il cameriere la mia posizione ignara ed incolpevole. La mia cena inspiegabilmente tarda ancora ad arrivare. Sto seduto al mio tavolo con tutti quei turisti che non si siedono perchè non ci sono tutti i coperti disponibili mi sembra assurdo. Poi una donna avanti negli anni - ma che non riescono ad offuscarne la grande bellezza e grazia mi chiede in inglese se può sedersi al "mio" tavolo. Sono felicissimo di questa richiesta e lei si accomoda di fronte a me.

La comitiva è cecoslovacca, lei è laureata in medicina, lavora in un ospedale di Praga, ed ha una figlia. Nonostante il mio imbarazzante inglese, intavoliamo una lunga discussione che affronterà anche temi non banali. Poco dopo, al "nostro" tavolo si unirà anche un'altra giovane donna, 23 anni, che laureata in scienze della comunicazione ha provato a trovar fortuna in Italia, a Firenze, senza riuscirvi. Mentre le mie commensali mangiano, io aspetto ancora la mia cena che mi sarà servita per ultimo! Verso le 23:00 pago il conto (330 mkd), mi congedo dalle mie deliziose commensali e vado a dormire nella mia camera: domani sveglia presto per ritornare a Galicnik sperando che il tempo sia migliore di stamane e poi attraversare il confine con la Bulgaria.

A fine giornata le statistiche del GPS segnano 00 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 00:00:00.

Macedonia, Tour Balcani 2011_24


related royalty-free images on Shutterstock
related royalty-free pictures on Fotolia
photos on Istockphoto

No comments:

Post a Comment