Macedonia, Tour Balcani 2011_19
Info e Foto Viaggio in Macedonia - Tour Balcani Occidentali 2011
All'hotel mi faccio preparare qualche sandwich ed alle 7:45 mi metto in viaggio in direzione dell'Hotel Molika. Raggiunto l'Infocenter Pelister (900 metri slm) in sua prossimità individuo la sterrata che inizia a svolgersi attraversando il fitto bosco di pini, una varietà specifica di pino bianco, il pino macedone conosciuto come "molika".
Dopo circa un'ora di guida in fuoristrada raggiungo i 1900 metri d'altitudine che segnano il limite di crescita degli alberi.
La strada è molto ripida e procedo lentamente in prima marcia sul fondo ghiaioso. Un uomo scende a cavallo ma non siede alla "cow-boy".
Ci fermiamo, tentando senza grande successo di comunicare. Ci congediamo con un internazionale e reciproco sorriso :-) Comunque, conoscendo la traslitterazione macedone del toponimo Grande Lago - Golemo Ezero - ho avuto conferma che mi trovo sulla strada giusta.
Superato il limite di crescita degli alberi, procedendo da nord verso sud il panorama si fa emozionante: la vista sul Lago Grande Prespa è fenomenale, l'aria profuma di deliziose fragranze ed i folti pascoli verdeggianti, punteggiati da colorate fioriture, calpestandoli restituiscono una sensazione fantastica di morbidezza, ma salendo di quota il sole è scomparso nascosto da una coltre di nuvole che hanno ingrigito il cielo, tira vento e fa freddo. Dopo aver superato il bivio per il Piccolo Lago (macedone Malo Ezero) guido per altri 4 km prima di raggiungere il Grande Lago a 2218 metri di altitudine conosciuti anche con il nome "gli occhi della montagna".
Dal versante orientale, lungo il sentiero che avrei dovuto percorrere, provengono alcune spensierate comitive di escursionisti. Un po' mi vergogno per aver violato la naturale sacralità di questi luoghi con l'automobile.
L'aerea è attrezzata per i pic-nic ed è possibile ripararsi e dormire - a pagamento - nel rifugio intitolato a Dimitar Ilievski-Murato il primo ed unico macedone salito sulla cima del Monte Everest ma morto nella discesa.
Nella foto, il cane in compagnia del quale è arrivato un escursionista solitario.
Lo stupendo animale, una femmina, fissa immobile un gregge ed i cani pastore, soggiogato da un atavico richiamo ma paralizzato da un ordine del suo proprietario.
Mangio qualcosa e faccio amicizia con alcuni escursionisti, abituali frequentatori dei sentieri del Parco Nazionale del Pelister (macedone Националниот Парк Пелистер) in compagnia dei quali andrò a fare una piccola ricognizione intorno al Grande Lago (macedone Големо Езеро - traslitterazione Golemo Ezero) che ha lontanissime origini nel periodo glaciale.
In attesa e sperando in un miglioramento del tempo mi riparo dentro l'automobile a studiare un po' della documentazione sparsa sugli innumerevoli files che si trovano sul mio palmare. Verso le 16:00 decido di intraprendere la strada del ritorno, raggiungere il belvedere sul Lago Grande Prespa per attendere e sperare in condizioni di luce migliori che non si realizzeranno. Alle 18:30 mi sarà chiaro che sarebbe perfettamente inutile sperare ulteriormente e mi rassegno a fare ritorno all'hotel ma prima di cenare (320 mkd) vado a fare rifornimento di benzina perchè domani mattina ritornerò lassù.
A fine giornata le statistiche del GPS segnano 58 km - 38 km dei quali su fondo stradale abbastanza sconnesso ed una metà in prima e seconda marcia - comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 9:40:00.
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