Bulgaria, Tour Balcani 2011_29
Info e Foto Viaggio in Bulgaria - Tour Balcani Occidentali 2011
Faccio ritorno a Kazanlak per visitare la cittadina e sopratutto il Pazar (mercato all'aperto) che il martedì dovrebbe essere particolarmente affollato ma resto deluso: forse è ancora troppo presto. Decido di andare a visitare il Monumento di Buzludzha a 1200 metri di quota, tra i Monti Balcani (bulgaro Стара планина Stara planina). Dopo averlo raggiunto, proseguo sulla strada che si inoltra in una foresta di faggi molto bella.
Il villaggio di Etar, un museo open air, è stato realizzato lungo il corso di un fiume, "rimontando" edifici originali della prima metà dell'ottocento provenienti da villaggi nelle vicinanze di Gabrovo (bulgaro Габрово) e ricreando fedelmente laboratori artigianali, ambienti ed arredi dell'epoca.
Nella fotografia, un opificio tessile meccanizzato azionato dalle acque del fiume che risale ai primi decenni del 1800, agli inizi della rivoluzione industriale in Bulgaria.
Più tardi potrò assistere ad una cerimonia folkloristica in abiti tradizionali del matrimonio di una giovane coppia di promessi sposi.
Monto il flash sulla K20 con il 50-135 mm f/2.8 Pentax e la fotocamera su monopiede Manfrotto.
Nella foto, la promessa sposa regge un pane a forma di girasole che si prepara in occasioni speciali.
La cerimonia prosegue con canti rituali e danze.
L'obiettivo del villaggio di Etar (bulgaro Етър), che si ispira alla via principale del centro storico di Gabrovo consiste nel mostrare l'architettura, lo stile di vita e l'economia della regione di Gabrovo nel periodo Revival Nazionale nella seconda metà del secolo 18°.
Alle 14:30 lascio il villaggio per fare ritorno a Kazanlak.
Nella foto, la promessa sposa regge un pane a forma di girasole che si prepara in occasioni speciali.
Un primo piano della sorridente sposa in abiti ed ornamenti della tradizione bulgara.
Dopo lo spettacolo folkloristico, farò uno spuntino con due buonissime focacce farcite con formaggio fresco e peperoni comprate (4 lev) nell'affollatissimo panificio sulla via principale del villaggio. Completo il pranzo con un dolce simile alla cotognata ma che suppongo fosse di prugna (3 lev) e riprendo la visita nel Villaggio Etnografico di Etar.
Nella fotografia, la bottega di un'artigiana del legno intagliato intenta a decorare un piatto. La tradizione dell'artigianato del legno intagliato è incentrata a Tryavna che sarà la meta di domani.
Intorno alle 17:00 raggiungo il Passo di Shipka (1150 m. s.l.m. - bulgaro Шипченски проход translitterazione Shipchenski prohod) e poi la cima del Monte Stoletov dove nel 1934 fu costruito un Monumento in Memoria dei caduti per la Liberazione della Bulgaria facente parte del Parco Naturale Bulgarka.
All'inizio del lungo sentiero che conduce in cima si trovano due grandi fiaccole in metallo ognuna rispettivamente sorrette da un pugno. Ho deciso che non salirò fin lassù - e me ne pentirò - perchè debbo raggiungere anche il Monastero di Shipka prima che il sole tramonti.
Purtroppo quando arrivo, prima delle 19:00, la parte bassa dell'affascinante Tempio in Memoria della Nascita di Cristo (bulgaro Храм-паметник Рождество Христово, translitterazione Hram-pametnik Rozhdestvo Hristovo) meglio noto come il Monastero di Shipka è già in ombra.
Le cupole della chiesa di rito ortodosso, costruite secondo i canoni e lo stile dell'architettura russa, risplendono degli ultimi raggi del sole.
Prima delle 20:00 lascio il sito del monastero e mi trovo già ad aspettare che il sole tramonti sul rettilineo stradale dove già ieri ho fatto alcune inquadrature.
Prima di rientrare all'hotel Vesta, mi fermerò a cenare nel ristorante Chiftlika (9.2 lev).
A fine giornata le statistiche del GPS segnano altri 167 km comprensivi di trasferimenti in automobile ed a piedi coperti in 13:30:00.
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